Seconda tranche

Reggina deferita per illecito sportivo

7/8/2006

Il presidente della Reggina, Lillo FotiSei le partite incriminate nella stagione 2004/2005. Il Procuratore Palazzi rinvia a giudizio anche il presidente del club, Lello Foti (deve rispondere anche di violazione della lealtà sportiva), e gli arbitri Pieri e Dondarini per omessa denuncia: rischiano la sospensione.
Reggina inguaiata.
Il procuratore federale Stefano Palazzi ha infatti deferito il club reggino per illecito sportivo relativamente a tre partite del campionato 2004-'05.
Con il club indagato anche il presidente Lillo Foti per quello stesso articolo 6 (ma anche art. 1) che, se dimostrato, potrebbe portare alla retrocessione dei calabresi (col solo art. 1 potrebbero invece restare in A con pesante penalizzazione).
Nel filone bis delle indagini sulle intercettazioni, Palazzi si è attenuto alla relazione di Francesco Saverio Borrelli: sette le partite finite sotto la lente di ingrandimento degli 007 federali, ma solo in tre hanno trovato motivo di illecito: le gare che la Reggina ha giocato con Atalanta, Sampdoria e Palermo.
Pesano le telefonate intercettate dai carabinieri tra Foti e l'ex designatore Bergamo agli atti della Procura di Napoli per il presunto reato di frode in ambito sportivo.
Ma non è finita perché sono stati deferiti (per omessa denuncia) anche gli arbitri Dondarini e Pieri, che ora verranno sospesi dal raduno di Sportilia e forse oggi potrebbe toccare anche a Pierluigi Collina, tutti coinvolti per le telefonate troppo calde.
Inguaiato anche l'Arezzo (anche se la posizione dei toscani sembra molto alleggerita, non articolo 6, ma articolo 1).
Il quadro più pesante però è per la squadra calabrese, che rischia a questo punto anche la retrocessione in Serie B se pure verranno comminate pene come quelle date a Lazio e Fiorentina, che sono rimaste in A, ma con i trenta punti di penalizzazione sullo scorso campionato, la Reggina va dritta tra i cadetti.
Di certo Foti si difenderà con tutte le forze.
Spiegherà che non c'era nulla di illecito nelle sue telefonate con l'ex designatore Paolo Bergamo e che la sua squadra non deve essere punita. Non sarà lunga l'attesa per conoscere il primo verdetto: il processo sportivo davanti inizierà la prossima settimana, il 14 agosto.
Quanto ai due arbitri, subiranno il procedimento per omessa denuncia: ancora in ballo Paolo Dondarini (ha diretto Samp-Reggina nel 2004-05, l'anno incriminato) che dopo la condanna in primo grado nel processo a Luciano Moggi, si era salvato con l'assoluzione in appello. Ora torna a gudizio.
Prima la Caf e poi la Corte federale: questo, oltre che per uniformità di giudizio rispetto a un procedimento che ha già portato a sentenze, perchè sono coinvolti degli arbitri le cui figure Palazzi ha assimilato a quelle dei dirigenti federali.
Lo scandalo del pallone va insomma avanti: l'estate è ancora lunga.
Tornano al lavoro anche le toghe sportive per il processo bis. Tutti di nuovo a Roma, ma stavolta senza scomodare l'Olimpico.
Basteranno gli uffici della federazione per ospitare il tribunale sportivo in una capitale deserta per l'esodo ferragostano.

Fonte www.panorama.it

 

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